La bambola è uno dei giochi più antichi che si conoscano. Eterna compagna di vita, molto più di un semplice passatempo. Nell’ambito del panorama ludico, infatti, essa assume un ruolo di grandissima importanza e non è un caso che molte bambine riescano ad instaurare un vero e proprio rapporto affettivo con le proprie bambole preferite, conservandole come oggetto dei ricordi più belli anche una volta cresciute.

Giocare con le bambole aiuta tantissimo a maturare. Infatti tutti i benefici che questo tipo di gioco comporta possono essere raggruppati in due macro-categorie:

  1. Modalità di emulazione della mamma
  2. Sviluppo di capacità sociali

Nel primo ambito rientra ciò che concerne il legame con la figura materna, quasi sempre punto di riferimento nella vita ed esempio da imitare. È un gioco che alimenta il “senso di responsabilità” nei confronti di ciò che le bambine immaginano come un vero e proprio individuo da curare. Verso il quale ci può essere una vera empatia (risulta infatti molto più facile instaurare un rapporto affettivo con un amico inventato che con degli estranei in carne ed ossa). Non meraviglia, quindi, che questo gioco riesca a contribuire più di ogni altro allo sviluppo dell’istinto materno.

Nel secondo ambito rientrano, invece, la crescita relazionale e creativa: la simulazione di una vera e propria relazione, scene di vita quotidiana quanto mai realistiche seppur fantasiose aiuteranno le bambine a conoscere se stesse, la loro predisposizione verso gli altri e il modo in cui con questi comunicano. Voi mamme sapete meglio di chiunque altro se e quanto le vostre bimbe amino inventare delle vere e proprie storie in cui recitano come prime donne, e di cui redigono in prima persona perfino la trama!

Questi sono i motivi per cui non esiste fanciulla che non abbia mai giocato in vita sua almeno una volta con il famoso Cicciobello® o la storica Barbie® in tutte le sue evoluzioni…

D'altronde anche le bambole più moderne, con sembianze sempre più umane (pensiamo alle Reborn ®) o tecnologicamente avanzate - capaci di riprodurre suoni e comportamenti realistici - non possono rinunciare a queste preziose funzionalità educative e di crescita.

Ad oggi, ad esempio, quelle che impersonificano famosi cartoni animati risultano molto attrattive in quanto la visione del film d’animazione - che le vede protagoniste prima dell’acquisto del giocattolo - alimenta il desiderio di possederle proporzionalmente al trasporto e l’entusiasmo provate durante la visione. Eclatante è in questo senso il caso della saga “Frozen” della Disney, il cui successo ha ben ricompensato gli investimenti di marketing.

 

Allora qualunque sia il genere di bambola più amata dalle vostre figlie, alla moda e colorata come un arcobaleno o una semplice bambola di pezza, imparate ad osservarle durante il loro utilizzo ogni volta con la curiosità di chi ascolta una bellissima nuova favola! J