Da sempre i puzzle sono tra i giochi più amati dai bambini di tutte le età: il divertimento può iniziare già dai 12- 18 mesi e contribuisce allo sviluppo di molte abilità durante l’intera fase di crescita.
Purtroppo la loro importanza viene, talvolta,sottovalutata. Soprattutto ora che si prediligono giochi tecnologici ed interattivi. Ma costruire un puzzle insieme a fratellini o genitori è in realtà un’ottima attività da svolgere, in particolar modo in questi giorni in cui si è costretti a stare a casa.
Le tipologie sono tantissime: questi fantastici giochi da tavolo si differenziano per materiali, numero e dimensione dei pezzi, dettagli del disegno. Ovviamente, in base all’età del bambino ne aumenta anche la difficoltà. Ma scopriamo insieme quelli più adatti in ogni periodo di vita:
- Già all’età di 1 anno è possibile coinvolgere i più piccoli nella costruzione di puzzle da afferrare, in legno, dotati di manopole facili da prendere. I colori sono vivaci e i soggetti sono spesso animali e veicoli che stimolano lo sviluppo del linguaggio e allargano il vocabolario.
- A partire dai 2 anni i puzzle più interessanti restano quelli in legno, che hanno fino ad 8 pezzi e magari effetti sonori da riconoscere ed associare.
- I bambini di 3 anni apprezzano particolarmente i puzzle di cartone e, procedendo per tentativi ed errori, diventano molto bravi anche nella costruzione di quelli da 24 pezzi! - Dal quarto anno le capacità di costruzione migliorano ed i piccoli iniziano a potenziare le loro abilità nel traslare e ruotare le forme.
- All’età di 8 anni i bambini sanno identificare ed ordinare i pezzi in base alla loro composizione, e riescono a costruire puzzle di 250 pezzi o ancor di più. L’importante è assicurarsi che il grado di difficoltà sia adatto al livello di sviluppo del bambino, perché il gioco non deve suscitare frustrazione, ma solo divertimento.
Numerose sono le ricerche che affermano l’importanza dei puzzle come strumento di apprendimento che offre numerosi benefici educativi durante l’infanzia. Vi siete mai chiesti, dunque, cosa imparano i bambini grazie ad essi?
- Sviluppano la concentrazione e la memoria: sicuramente i puzzle aiutano i bambini ad allenare e sviluppare l’attenzione e la memoria visiva, soprattutto quella a breve termine. Essi, infatti, dovranno osservare l’immagine originale e ricordarsi di collocare ogni tassello nella giusta posizione, incrementando anche la capacità di riconoscere forme e colori.
- Migliorano la manualità: giocare con i puzzle richiede abilità di motricità che gli consenta di afferrare e manipolare i pezzi; aiuta ad affinare la precisione, la destrezza del movimento delle mani e la coordinazione occhio-mano.
- Fortificano la capacità di logica: costruire un puzzle richiede intuito, abilità di analisi e ragionamento. Importanti capacità che possono influire positivamente anche nella futura vita scolastica del bambino.
- Rafforzano l’autostima: costruire un puzzle rappresenta una sfida importante! Così, quando l’obiettivo è raggiunto, i bambini provano un senso di soddisfazione e si sentono orgogliosi del lavoro svolto.
- Stimolano la capacità di rilassamento: tale attività insegna a non avere fretta, ma pazienza e tolleranza per raggiungere l’obiettivo.
Dunque, stiamo parlando di un ottimo esercizio che stimola la curiosità del bambino, capacità di attenzione e di ragionamento.
Inoltre, dal punto di vista di un genitore, è proprio questa tipologia di giochi che consente di condividere e dedicare tempo ai propri figli. D’altronde a qualsiasi età i bambini amano giocare con i propri genitori, in quanto la loro presenza gli permette di esprimere se stesso e la sua creatività in un clima di sicurezza. Supportare il piccolo, collaborare nel raggiungimento di un obiettivo comune, come può essere la realizzazione di un puzzle, si trasforma in questo modo in un’importante opportunità per conoscere il proprio bimbo e rafforzare il legame e la complicità con lui.
Le uniche parole d’ordine da seguire dinnanzi a quei numerosi pezzetti saranno collaborazione, divertimento e buonumore!